
MADAUS nasce dall’incontro di tre musicisti dell’Accademia della musica di Volterra:
Aurora Pacchi, voce, Antonella Gualandri, piano, David Dainelli, basso.
Volterra è il luogo dove è nato il gruppo e dove i tre musicisti lavorano in ambito musicale.
La storia della città è segnata dalla presenza di un ex-manicomio e di un importante carcere che hanno influenzato la creatività del gruppo e le composizioni, non come entità astratte ma come reale impegno professionale che si concretizzano nelle attività di Aurora e Antonella nell’ambito della musicoterapia con portatori di deficit e di David come insegnante di musica e volontario all’interno del carcere di Volterra.
MADAUS è la pronuncia della corrispondente parola inglese per manicomio, madhouse.
Partendo dalla tradizione della musica italiana, il suono acquista nuova vita anche attraverso la rielaborazione di alcuni strumenti, come la batarra (un basso composto con due corde da basso e due corde della chitarra), pianoforte e basso preparato.
È proprio l’autenticità del suono a caratterizzare le storie della “Macchina del Tempo”.
Basta ascoltare la voce di Aurora che si fa strumento, ora arco ora fiato, ora tromba ora mandola, sposandosi alla perfezione e accompagnando essa stessa le melodiose disarmonie del pianoforte di Antonella, la tessitura grave e incalzante del basso di David. Il risultato coinvolge e sconvolge e regala la sensazione di aver ascoltato qualcosa di finemente e finalmente originale.
